The Human Library. I libri sono uomini

The Human Library. I libri sono uomini” è un progetto promosso dalla Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari di Palermo in collaborazione con ALAB–Associazione Liberi Artigiani Artisti e finanziato dal Ministero per i beni e le attività culturali – Direzione generale Arte e Architettura Contemporanea e Periferie Urbane – Piano Cultura Futuro Urbano “Biblioteca casa di quartiere”.

Il progetto prevede la realizzazione di servizi culturali e bibliotecari aggiuntivi attraverso un programma per la valorizzazione della memoria orale e attività formative.

Concept del progetto è la narrazione quale strumento atto a sviluppare know how e trasferire contenuti e competenze che, rielaborati e ricreati con strumenti opportuni, possono innescare meccanismi virtuosi in termini professionalizzanti e di sviluppo sostenibile.
Rievocando la nozione di “microstoria” degli Annales d’histoire économique et sociale, individui di diversa estrazione sociale, nazionalità, genere, età, al pari dei libri, saranno “consultati” dai lettori/partecipanti in incontri di scambio intergenerazionale per abbattere barriere e decostruire stereotipi e pregiudizi. Queste “Vite minuscole” protagoniste di racconti e storie orali fuori dal mainstream incrociano Storia e storie e pongono quesiti sulle identità, sul rapporto con la memoria e la narrazione riscoprendo vicoli e piazze del quartiere. Il tema del confine, demarcazione tra il sé e l’Altro, fa da cornice alle attività che trasformano la Biblioteca in uno spazio di attraversamento e contatto tra le identità.

Il progetto propone attività per la valorizzazione della Biblioteca “Giuseppe Leggio” e del Polo biblio-documentario sulla cultura tradizionale siciliana di Palazzo Tarallo, quali presidi culturali, istituzionali e sociali del mandamenti della Kalsa e dell’Albergaria della città di Palermo.
Le attività progettuali, fortemente partecipate e fondate sulla collaborazione civica, mirano a creare un ponte tra l’imponente patrimonio bibliotecario e documentario custodito, fortemente legato al territorio e alle sue tradizioni, e gli abitanti del quartiere.
Protagonisti di questa azione collettiva saranno in particolare:

  • le generazioni anziane, veri patrimoni viventi, nell’ottica di una trasmissione della memoria orale di cui sono depositari;
  • i giovani, al fine di incentivare un processo di appropriazione e ricreazione di tale patrimonio in termini professionalizzanti per uno sviluppo sostenibile e la rigenerazione del territorio;
  • le comunità di immigrati per favorire il dialogo interculturale e promuovere la pacifica convivenza dei popoli in quartieri che presentano un’alta percentuale di residenti stranieri.

Racconti e storie che vivono tra le pagine dei libri e nelle voci dei “libri umani”, per promuovere la cultura e le biblioteche di quartiere come strumenti per diffondere benessere e migliorare la qualità della vita del quartiere, complesso e problematico ma ricco di storia e con grandi potenzialità di sviluppo in risposta alla marginalità sociale ed economica.